Banda larga, al via le Comunità Montane

Banda larga / Parte il progetto che vede coinvolti i comuni della Comunità Montana

Martedì la presentazione a Subiaco e Tivoli alla presenza dell’assessore Vita


È stato lanciato ufficialmente nel pomeriggio martedì 5 febbraio, quasi in contemporanea, nelle sedi della IX e della X Comunità montana, alla presenza dell’Assessore alle politiche culturali, della comunicazione e dei sistemi informativi della Provincia di Roma, Vincenzo Vita, uno dei grandi progetti realizzati da quest’Ente: la creazione di una rete wireless che porterà la connessione ad Internet tramite la banda larga a tutti gli enti locali, i cittadini e le imprese che si trovano sul territorio delle due Comunità. Si tratta di un enorme successo, vista la difficoltà in cui si trovano, da questo punto di vista, molti piccoli Comuni, soprattutto della X Comunità (mentre alcuni di quelli della IX si avvantaggiano della vicinanza con Roma). Un malessere  testimoniato anche dal sindaco di Casape Luigino Testi, intervenuto alla presentazione del progetto svoltasi presso la sala consiliare della IX Comunità montana, in via Acquaregna a Tivoli: “Senza le Comunità montane non sarebbe stato possibile realizzare questo progetto. Noi siamo considerati cittadini di serie B; per gli operatori nazionali questo non è un affare”. Quindi, là dove non arrivava il libero mercato, hanno pensato bene di intervenire le Comunità montane. Il percorso, che ha portato alla sistemazione dell’ultima antenna proprio martedì, è stato articolato partendo da due gare pubbliche, la prima delle quali ha riguardato la scelta della ditta che avrebbe dovuto materialmente creare l’infrastruttura, ed ha visto vincitrice la Alpitel S.p.A., che si è occupata della sola installazione dei ripetitori. L’Ente ha deciso infatti di rimanere proprietario della rete, in modo da poter contribuire alla fissazione di un canone che sia decisamente inferiore a quelli di mercato, nonché potersi riservare la facoltà di mettere in linea vari servizi.
Oltre ad un sistema, già terminato, che consentirà ad amministratori e associazioni locali di proporre progetti alla Comunità montana e confrontarli con quelli presentati dagli altri, sono in programma il voip (voice over internet protocol, consente di telefonare tramite Internet con costi pressoché pari allo
zero), un portale per il turismo ed uno per i centri anziani, telecamere wireless a protezione dei monumenti contro gli atti vandalici ed esperimenti di telemedicina. La seconda gara pubblica ha visto trionfare la CO.G.I.T.A.S., una S.r.l. romana operante nel settore della information technology fin da 1997, verso cui, il 22 gennaio, la Giunta della Comunità Montana ha autorizzato la stipula della Convenzione per la concessione della gestione della rete Wireless, l’erogazione del servizio WISP (wireless internet service provider) e la vendita di contratti di connettività. Il progetto iniziale prevedeva poi l’installazione di un’antenna in ciascuno dei 18 Comuni che formano la IX Comunità montana, ma due Sindaci (quello di Marcellina e quello di Poli) si sono opposti. Probabilmente questo a causa, come ha spiegato l’ing. Gregorio Cosentino, docente della Facoltà d’Ingegneria dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, e membro della cabina di regia tra le due reti wireless delle due Comunità, di “una giusta preoccupazione per l’elettromagnetismo, anche se va detto che un’antenna di questo tipo genera molto meno magnetismo di un singolo cellulare. Per questo andremo dai due Sindaci con le antenne nel tentativo di convincerli, e se non sarà possibile cercheremo di trovare nuove ‘triangolazioni'”.
Sempre l’ing. Cosentino, nel suo intervento “tecnico”, ha illustrato come proprio di fronte alla IX Comunità montana sarà aperto un Centro CADIT (Centri di accesso e diffusione dell’innovazione tecnologica; fin’ora una decina in tutto il Lazio, hanno lo scopo di “promuovere l’utilizzo dei servizi digitali avanzati ed aumentare l’alfabetizzazione informatica”), con all’interno dieci postazioni con computer da poter utilizzare gratuitamente e dove si terranno anche corsi di informatica. Dunque manca solo di dare il via al servizio, e a questo proposito CO.G.I.T.A.S. ha fatto sapere che, nonostante sia risultata aggiudicataria del servizio solo da pochi giorni, prevede tempi tecnici molto ristretti, di un mese, massimo due (il bando della gara pubblica stabilisce un limite massimo di 6 mesi). Un risultato notevolissimo nell’era in cui viviamo, nella quale, come ha spiegato il presidente della IX Comunità Montana, Vittorio Mancini: “non legarsi alle novità della comunicazione, precludendosi così la possibilità di scambiarsi nozioni, emozioni, esperienza, cultura e commerci, è come negare all’uomo le facoltà dell’udito e della vista”. Lo stesso ha ribadito l’assessore Vita: “Stiamo parlando non di un fatto solamente tecnologico, ma culturale e sociale e politico, nel senso più alto del termine, come ciò che riguarda la polis, cioè la comunità. Internet è un grande traguardo della società democratica, come lo sono stati la scuola per tutti o il voto per tutti. Oggi un blog fa tendenza, cosa impensabile solo qualche anno fa, e non è un caso che proprio adesso ci sia la guerra guerreggiata sui motori di ricerca: è lì che adesso sono i lucchetti del sapere”. Quindi si potrebbe tracciare l’equazione più rete uguale più democrazia. E questo progetto è ancora più grande se si pensa che a portarlo a compimento quasi totalmente con le sue sole forze (la Provincia ha contribuito con un finanziamento, ma la maggior parte delle spese sono state sostenute con fondi delle Comunità montane) è stato una tipologia di Ente spesso considerato quasi inutile quando si polemizza sulla riduzione della spesa pubblica.
Lo stesso Presidente Mancini ha sottolineato: “Sulle Comunità montane ne sono state dette troppe e fuori luogo. Siamo disponibili a fare un mea culpa e a riduzioni di costi, ma non possiamo arrivare alla conclusione che se la politica costa, allora tanto vale abolirla”.
Totalmente d’accordo, anche su questo punto Vita: “Le Comunità montane, contrariamente a quanto pensa una certa vulgata, non vanno sciolte. Senza queste istituzioni, un Comune piccolo piccolo non potrebbe fare granché”.
Rita Lorrai

Fonte: Settimanale gratuito Dentro Magazine, 8 febbraio 2008 – pag. 6