Addio alla Sagra della Pizza Fritta

Si chiude con tanti bei ricordi un’esperienza durata 25 anni

Una riunione del Direttivo per arrivare alla sofferta decisione di interrompere la Sagra.

25 luglio 2018

Cenni storici
I giardini di via A. Angelini Marinucci rappresentano l’unico spazio verde urbano fruibile per gli abitanti del centro storico di Sant’Angelo Romano. Circa metà dello spazio è sede del Monumento ai Caduti mentre l’altra metà, diviso dalla prima da via Marinucci, contiene l’unico parco giochi per bambini. Nella storia di questo spazio verde hanno avuto (ed hanno) un ruolo fondamentale gli abitanti del “Rione Pineta”, nome che gli abitanti di via Marinucci e delle vie limitrofe si sono dati in autonomia, anche se storicamente quella zona era da sempre conosciuta con il nome dialettale di Majena Porta, nome dovuto al fatto che da quella posizione, tornando dalle campagne quando non erano ancora presenti gli attuali immobili, si poteva vedere l’immagine della porta principale della cinta muraria del centro storico propriamente detto.
A partire infatti dal 1989 furono avviate una serie di sagre “rionali” con piatti tipici e battezzate varie zone del paese con nomi legati alla presenza di una qualche particolarità. Nacquero quindi il Rione Castello (zona limitrofa al Castello Orsini-Cesi), Rione Scuola (zona limitrofa al complesso scolastico che ospita asilo, scuole elementari e scuole medie), rispettivamente con la Sagra degli Strengozzi e la Sagra dei Cellitti, nel 1990 si aggiunge il Rione Pineta.
La Sagra della Pizza Fritta in particolare, quella del Rione Pineta, è stata la più longeva, toccando la 25° edizione nel 2015 mentre le altre due sono arrivate a poche edizioni.
Dagli inaspettati incassi derivati da queste sagre nacque l’idea, almeno in Pineta dove c’era ampio margine di movimento, di utilizzare questi soldi in parte per finanziare la sagra dell’anno successivo ed in parte per riqualificare l’area verde, all’epoca non soggetta a particolari attenzioni.

L’evoluzione dello spazio verde
Negli anni questo spazio, soprattutto nella metà che non contiene il Monumento ai Caduti, è stato riqualificato con un finanziamento della IX Comunità Montana, che lo ha trasformato da spazio verde genericamente utilizzato dai bambini del paese per giocare, in vero parco giochi corredato di attrezzi certificati, una fontana donata dal Rotary Club di Guidonia, una fontanella di acqua potabile per  dissetare gli astanti ed un sistema di illuminazione.
Purtroppo, a causa di una maleducazione dilagante e di uno scarsissimo senso civico, i lampioncini di illuminazione del parco e la fontanella di acqua potabile posta nella metà del parco occupata dal Monumento ai Caduti, sono costantemente fuori uso, così come anche le panchine, ripetutamente divelte e trasportate da un posto all’altro fino a romperle definitivamente, rendendo quindi impossibile per i residenti fruire di questo spazio, sfruttato soprattutto in estate per l’ombra offerta dagli alti cipressi piantati negli anni 50 del secolo scorso.
Ad oggi infatti, la metà del parco sede del Monumento è quasi inservibile, mentre mantiene ancora uno stato di conservazione dignitoso il parco giochi, pur necessitando di una corposa manutenzione.

Fine della Sagra
Dopo due anni di attese, qualche settimana fa i componenti del Comitato organizzatore, nel frattempo costituitosi in associazione con il nome di “Majena Porta – Rione Pineta”, hanno definitivamente sancito la fine della Sagra per motivi legati essenzialmente a “problemi anagrafici” dei componenti. Il ricambio generazionale infatti non è stato numericamente all’altezza delle aspettative e quindi, a malincuore, è stato deciso di interrompere questa lunga avventura e di utilizzare i fondi residui alla riqualificazione del “nostro” spazio verde.
La decisione dell’associazione, in linea con gli obiettivi che da sempre hanno animato la Sagra della Pizza Fritta, è stata così quella di utilizzare questi fondi per l’ultimo dono al parco.
Con i fondi residui l’associazione, in accordo con l’amministrazione comunale, ha acquistato e posto in opera 7 panchine ed una nuova fontanella per l’acqua potabile.

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