Progetto Cadit

La Regione presenta il progetto Cadit che consiste nella costituzione di spazi pubblici allestiti con connessioni internet e dotazioni tecnologiche avanzate (70 centri in tutto il Lazio).
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Con progetto Cadit comuni “collegati” a nuove tecnologie

12/04/07 – Spazi pubblici allestiti per consentire connessioni a internet e usufruire di dotazioni tecnologiche avanzate. Si chiamano “Cadit” (Centri di accesso e diffusione dell’innovazione tecnologica), settanta in tutto il Lazio, consentiranno ai Comuni di vivere il mondo dell’innovazione tecnologica contribuendo all’alfabetizzazione digitale. A presentare il progetto, nato dall’intesa tra Regione e Lait e co-finanziato dal ministero per l’Innovazione, è stato l’assessore alla Tutela dei consumatori della Regione, Mario Michelangeli. Con lui, diversi rappresentanti istituzionali delle Province del Lazio.

“I ‘Cadit’ sono 70 centri centri di libero accesso – ha detto Michelangeli – che saranno aperti entro la fine dell’anno. Dopo una prima fase di sperimentazione. Il nostro obiettivo è aprirli in tutti i Comuni del Lazio. Faremo diventare questi centri anche sportelli dei consumatori”.

Nei “Cadit”, si potrà navigare su internet, seguire corsi di informatica, usufruire di software per la redazione di documenti di testo, di calcolo e di presentazioni. Nei centri saranno disponibili fotocopiatrici, stampanti, lettori e masterizzatori dvd, scanner, webcam, videoproiettori e dispositivi multimediali.

Sono già in corso le inaugurazioni di 10 “Cadit”, nei Comuni di Blera e Montefiascone in provincia di Viterbo, Fiamignano, Poggio Bustone, Magliano Sabina, Colli sul Velino, Torano in provincia di Rieti, e in Ciociaria Pontecorvo, Frosinone, Fiuggi.

“A questi centri – ha precisato l’assessore provinciale alle Politiche culturali, Vincenzo Vita – si aggiungeranno nei prossimi mesi i Comuni di Ardea, Civitavecchia, Colleferro, Palestrina, Lanuvio, la Comunità Montana di Tivoli e il VII Municipio di Roma”.

“I Cadit della provincia di Roma – ha spiegato Vita – saranno di norma di tipo 1, con 10 Postazioni, ed entro il periodo aprile-maggio è prevista l’apertura dei Centri presso la Comunità montana della Valle dell’Aniene, a Subiaco, presso il Comune di Olevano Romano e poi nel sistema bibliotecario dei Castelli Romani, a Genzano e nel Comune di Palestrina”.

Michelangeli, infine, ha parlato dell’intenzione di ampliare l’accesso a internet a “tutti i centri anziani del Lazio. Ci impiegheremo un anno e mezzo”.

Fonte: Regione Lazio