Sant’Angelo e il recupero di aree grazie alla legge 28/80. Sindaco Domenici: “Stiamo dando seguito fattivo ad una legge applicata solo in teoria”
5 giugno 2015
Sotto la lente la Legge regionale 28/80, per il recupero delle borgate romane e poi estesa ai comuni della regione Lazio. A Sant’Angelo Romano il percorso e’ iniziato nel 2006-2007, ma non fu mai portato a termine pragmaticamente. Adesso entro un anno di amministrazione, il sindaco Martina Domenici, insieme alla sua amministrazione, ha deciso di portarlo a compimento. Una equipe di molteplici professionalità supporterà il progetto. Vi sarà infatti necessita’ di una preventiva indagine geologica, di una valutazione strategica ambientale e di una relazione da parte di un agronomo.
In definitiva si tratta del recupero di aree compromesse con fabbricati legittimamente realizzati con titoli abilitativi, alcuni abusivi già sanati e altri presumibilmente non sanati; perimetri scelti non da questa amministrazione, ma da quelle precedenti, in larga parte addirittura dal commissario prefettizio nel lontano 2008; ma comunque sono veri e propri nuclei, 15 in tutto, per un totale di circa mille abitazioni.
Fondamentale e strategica l’attribuzione delle singole cubature a ciascun perimetro e direttamente proporzionali alla consistenza esistente nello stesso perimetro.
“Dopo dieci anni quasi, si passa a dare seguito fattivo alla legge 28/80 che era applicata solo teoricamente – afferma il sindaco Martina Domenici – Non si tratta di colate di cemento come e’ stato erroneamente comunicato, ma di regolamentare e completare il preesistente, cosa che prima o poi andava fatta. In definitiva, risaneremo disastri urbanistici e ecologici che sono stati perpetrati in passato in maniera scellerata da amministratori poco attenti”.
“Grazie al dimensionamento, ossia la possibilità di edificare nuove cubature, previsto dalla stessa legge – afferma l’assessore ai lavori pubblici Antonio Cornacchia – invece di raddoppiare la densità abitativa, ci siamo attestati soltanto ad un terzo del limite previsto dalla legge, in maniera tale che il territorio non debba patire una maggiore densità residenziale abitativa”.
Fonte: sito web confrontonews