NON SIAMO E NON SAREMO COMPLICI DI QUESTO SCEMPIO

Non si è fatto attendere il Comunicato Stampa dell’opposizione, come previsto nel precedente articolo.

Comunicato Stampa

NON SIAMO  E NON SAREMO COMPLICI DI QUESTO SCEMPIO

L’approvazione del Piano di Recupero delle aree sorte spontaneamente utilizzando la legge 28/80 è stato approvato al consiglio di Sant’Angelo Lunedì 25 Maggio. Noi di Impegno per Sant’Angelo non abbiamo partecipato alla votazione contestando sia la mancanza di determinanti documenti da allegare al Piano, sia la disinvolta scelta politica dell’Amministrazione Comunale di assegnare una cubatura stratosferica a zone che, secondo il P.R. G. dovrebbero ancora essere  quasi totalmente agricole.

Così il Piano di Recupero è diventato un Piano di Lottizzazione con fortunati proprietari che potranno costruire decine di villette a schiera ad uso chiaramente speculativo. E’ stato uno spettacolo vedere in Consiglio il via vai di consiglieri di maggioranza che uscivano e rientravano in continuazione alle votazioni delle singole perimetrazioni  quando non potevano partecipare causa vincoli di parentela con i proprietari dei terreni/fabbricati interessati dal Piano della 28/80.

Prima di abbandonare il consiglio abbiamo però letto e messo agli atti un documento dettagliato con le motivazioni della nostra contrarietà.  Una serie di errori ed omissioni che tradiscono la fretta con cui questi signori hanno presentato il Piano in consiglio per l’approvazione. Ma l’elemento più grave è che gli amministratori non hanno predisposto un piano di copertura dei futuri servizi atti a soddisfare le esigenze di una maggiore popolazione stimata in più di mille abitanti lungo un territorio che rappresenta meno del 10% del totale comunale. Si possono notare solamente parcheggi e verde “privato” cioè incolto. Viceversa i lotti beneficiati da nuova cubatura sono stati allargati ad elastico unendo fabbricati di diversa natura, così che la congiunzione di un fabbricato regolare con “la stalletta dei porchi” chiaramente non sanabile,  ha determinato spesso l’ampliamento dei terreni e, di conseguenza, quello della cubatura da assegnare senza, tra l’altro,  prevedere parametri tecnici cautelari  come, l’indicazione di una cubatura massima consentita, l’indicazione di una grandezza massima consentita dei terreni e, non ultimo, il divieto di frazionamento del terreno stesso.

Noi ci batteremo affinchè gli organi competenti riportino il Piano nella sua naturale dimensione armonizzando le esigenze dei  cittadini interessati con le più elementari norme di vivibilità e rispetto della qualità della vita infatti, nella prima parte del documento abbiamo chiaramente indicato i giusti  parametri che  possono far si che la legge 28/80 possa essere applicata come vero Piano di Recupero del Territorio, un piano equilibrato che permetta ai residenti di vivere in tranquillità non sono dal punto di vista legale  ma anche da quello ambientale.

Giulio Verdirosi (capogruppo Impegno per Sant’Angelo)