Arte rupestre e archeologia del Sahara

COMUNICATO STAMPA

Per il ciclo “Il sabato del castello”
Savino Di Lernia
Terrà una Conferenza dal titolo

Arte rupestre e archeologia del Sahara

Sabato 28 marzo 2015 – ore 17:00
presso la Sala Congressi del castello Orsini-Cesi
Piazza Borghese, 9 – Sant’Angelo Romano (RM)
Ingresso gratuito

SAVINO DI LERNIA insegna alla Sapienza Università di Roma “Etnografia Preistorica dell’Africa” ed è Direttore della Missione Archeologica nel Sahara, dove lavora da oltre 20 anni.  Savino di Lernia è tra gli altri membro del World Archaeological Congress, Honorary Research Associate della School of Geography, University of Johannesburg, Visiting scholar del Mc Donald Institute for Archaeological Research (University of Cambridge) ed ha partecipato a decine di congressi, in Italia e all’estero, con particolare attenzione alle tematiche africane.
Nella sua carriera, ha scritto oltre 180 articoli, e curato 8 volumi, principalmente sulla ricerca nel Sahara, oltre a diverse interviste radiofoniche, televisive e su siti web. Ha curato la consulenza scientifica e contribuito alla realizzazione produttiva di diversi documentari, tra i quali “The Mistery of the black Mummy”, Fulcrum/Discovery Channel (Gran Bretagna). Negli ultimi anni, segnati dalla drammatica situazione in Libia, di Lernia e la sua equipe hanno pubblicato importanti lavori su temi cruciali della preistoria e protostoria sahariana: tra questi, la scoperta della prima lavorazione del latte bovino in Africa (articolo su Nature del 2012); l’identificazione dei più antichi sacrifici rituali di tori nel Neolitico sahariano (articolo su PlosOne del 2013).
Nel 2012 di Lernia ha ricevuto il Premio dell’Accademia dei Lincei “Giorgio Sangiorgi per la Storia e l’Etnologia dell’Africa”.

Faremo un viaggio in un’area vastissima – oltre 60.000 km2  – una superficie pari all’Italia meridionale, unica per qualità, ricchezza e diversità del patrimonio archeologico, dominata dal massiccio del Tadrart Acacus (inserito nel 1985 nella lista UNESCO del Patrimonio Mondiale dell’Umanità), l’altipiano del Messak, la valle del Tanezzuft e le vaste aree sabbiose dell’Erg Uan Kasa e dell’Edeyen di Murzuq…  è il Sahara, dove le prime occupazioni risalgono alle fasi pleistoceniche (oltre 500mila anni fa),  ma è con l’Olocene,  a partire da circa 11.300 anni da oggi, che le vicende culturali assumono rilevanza straordinaria… tracce di una produzione ceramica antichissima, una sofisticata e diversificata arte rupestre, le più antiche società pastorali africane, i primi aspetti di stratificazione sociale che portarono alla formazione di élite guerriere nella tarda protostoria. Immagini mozzafiato che ci ripropongono un mondo scomparso e affascinante, esplorato e studiato per anni dalla missione archeologica della Sapienza.