Considerazioni di un lettore sulle enfiteusi

E’ arrivata in redazione la lettera di un acquirente che, come tutti noi, ha scoperto di aver comprato un terreno ma di non esserne completamente proprietario.
E’ la politica il grave assente nella questione Chiappini e soprattutto nella questione enfiteusi in generale, retaggio feudale.

Grazie, per il vostro Portale perchè mi ha consentito di venire a conoscenza di eventi che non conoscevo, pur essendone interessato.

Ho delle particelle di terreno agricolo nel vostro Comune comprate, con Procura Generale, a mio cognato che vive negli USA. Non sapevo di questo Signor Chiappini e della Uni Land Spa di Monghidoro. Ho approfondito, inoltre,  le mie conoscenze, grazie a degli amici di Sant’Angelo Romano, che si trovano in una situazione simile alla mia. Ho detto simile, ma non so se uguale, perchè le particelle in questione io le ho comprate a suon di milioni di Lit. Adesso, per un puro caso, ho scoperto che le visure catastali, di alcune particelle, sono state modificate con l’avallo di chi? Come si è permesso Mister Chiappini a cambiare le visure catastali, senza esserci stato un confronto in Tribunale, per accertare la veridicità dei fatti.

Verso al comune l’IMU su antichissimi casolari (pieni di topi) che ho trovato già dentro ai terreni. L’agenzia del Territorio, con lettera indirizzata a mio cognato, titolare dei terreni, invitava lo stesso all’accatastamento dei predetti casolari, e per tale violazione è stato anche multato.

Domanda: può un contribuente essere enfiteuta e proprietario al tempo stesso?

A parte l’IMU, annualmente, per le predette particelle, mio cognato presenta regolarmente anche la dichiarazione dei redditi.

La principessa Borghese, da quello che leggo su internet, nel lontano 1947 passò i suoi beni (ricevuti in regalo, quasi certamente, dallo Stato Pontificio, forse, nel periodo del pontificato di Paolo V – Camillo Borghese -) al Prof. Vittorio Chiappini, padre di Massimo.
Massimo è stato, per decenni, muto come un pesce, poi è venuto fuori alla grande pretendendo oneri e onori (come li ha guadagnati?) dai discendenti di  quei livellari che si sono rotti la schiena, per i nobili delle passate epoche.

Ora, dopo 67 anni, sorpresa delle sorprese,  arriva una Società quotata in borsa e un docente di urbanistica della Sapienza, per portare via ciò che, da molti anni, dovrebbe appartenere per usucapione e per ricognizioni mai effettuate (art.969 del cc) agli attuali livellari. I cittadini pagano le tasse ai Comuni e i Comuni (strutture decentrate dello Stato), dovrebbero tutelare i loro interessi invece che affossarli ulteriormente, con enfiteusi costose e complesse.

Non è solo Chiappini e la Uni Land, se esiste ancora, da combattere ma anche chi ci dovrebbe difendere, a spada tratta.

Cari saluti!

LETTERA FIRMATA