ABUSIVISMO EDILIZIO

ABUSIVISMO EDILIZIO
Ecco dov’è davvero troppo

Prima “spia” dello sviluppo dell’illegalità


Una riunione congiunta delle commissioni Lotta alla criminalità, Sicurezza sui luoghi di lavoro, Urbanistica e Lavori pubblici, assieme agli assessori competenti, per avviare un’azione sistematica contro l’abusivismo edilizio nella vasta area territoriale sulla quale ha competenza la Procura di Tivoli. Questo l’impegno assunto da Luisa Laurelli, presidente della Commissione consigliare Sicurezza della Regione Lazio, al termine dell’incontro con il Procuratore della Repubblica Luigi De Ficchy, nella sede della Procura. Hanno partecipato all’incontro Carlo Lucherini, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e Anna Maria Massimi, presidente della Commissione Scuola, nonché i sostituti procuratori, Gabriella Fazi, Luca Ramacci, Gaetano Postiglione, Giuseppe Mimmo. La presidente della Commissione consiliare Sicurezza Laurelli ha lanciato anche la proposta di una conferenza regionale con l’assessore all’Urbanistica Esterino Montino e l’assessore all’Ambiente Filiberto Zaratti in tema di abusivismo e tutela dell’ambiente da tenersi sul territorio. La Regione, infatti, è stata sollecitata dai magistrati a esercitare i poteri sostitutivi nei confronti degli amministratori locali inadempienti.

“L’abusivismo edilizio è la prima spia dello sviluppo dell’illegalità. A Tivoli è presente una diffusa pratica di abusivismo prevalentemente individuale, ma in altre zone a nord di Roma, tra la Salaria e la Cassia, si è assistito negli anni a una massiccia edificazione portata avanti da veri e propri gruppi imprenditoriali”, è stato spiegato durante l’incontro. “Fenomeni di criminalità comune sono spesso accompagnati da fenomeni più gravi quali lo spaccio di sostanze stupefacenti e il controllo di attività economiche – ha aggiunto De Ficchy – in particolare nella nuova area del Car (Centro agroalimentare), dove transitano ogni anno qualcosa come settemila tonnellate di merci, dai generi ortofrutticoli ai prodotti ittici. Su questi generi alimentari non si esclude che ci siano interessi della grande criminalità organizzata: ci sono presenze di ‘ndrangheta, mafia e camorra in questo vasto territorio”.

A tutto questo si aggiunge il fenomeno, per certi versi difficilmente controllabile, dell’immigrazione clandestina che a volte “è all’origine di episodi delinquenziali. Quando poi si salda con altre forme di criminalità può dar luogo anche a degli omicidi, come è già avvenuto”, ha chiarito Gabriella Fazi. “L’impegno della Regione ci sarà”, hanno assicurato Laurelli, Lucherini e Massimi, anche perché lo stesso Procuratore della Repubblica ha chiesto una presenza più forte delle Istituzioni: “La Procura di Tivoli – ha dichiarato De Ficchy – ha competenza su un territorio di oltre 470 mila abitanti.Abbiamo già oltre settemila processi istruiti contro persone note. Per fare un paragone, le province di Viterbo e Frosinone, con un numero di abitanti attorno ai 270mila, svolgono poco più di mille processi all’anno. Nel nostro territorio è carente anche la presenza delle Forze dell’ordine, decisamente sottodimensionata”.

Rispetto a questo punto, Luisa Laurelli ha detto che il Consiglio regionale del Lazio interverrà sul Governo perché siano istituiti nuovi presidi di Carabinieri e Polizia e potenziati quelli esistenti.

Fonte: La Voce Democratica n. 34 (22 novembre – 4 dicembre 2008)