Terza età: un possibile impiego

Terza età: un possibile impiego

Tra gli Indiani d’America, come tra molte popolazioni “primitive”, le decisioni importanti venivano prese da un consiglio composto, nella maggior parte dei casi, da anziani. E’ facile capire il motivo di tale scelta.
L’anziano rappresentava la saggezza, forte soprattutto della sua “memoria storica”, della sua esperienza.
Dai primitivi ad oggi ho l’impressione che le cose siano, almeno sotto questo aspetto, notevolmente peggiorate.
Molto sinteticamente nella vita c’è una fase nella quale si impara, una nella quale si fa esperienza ed infine una nella quale si insegna.
Se non si confonde …il lavoratore che di mestiere fa l’insegnante con la fase della vita nella quale si insegna tutto diventa chiaro.
Pensate cosa potrebbe significare per un paese come il nostro, con così scarse risorse economiche coinvolgere i pensionati nelle mille necessità quotidiane. Molti paesi fanno ricorso ai “nonni” per controllare i bambini che attraversano la strada in prossimità della scuola.
Ma cosa succederebbe, per esempio, se uno o più muratori in pensione controllassero le ditte che realizzano opere pubbliche, insieme magari ad un “ex” elettricista, un “ex” idraulico, un “ex” geometra e così via?