Abusivismo e Regione Lazio

Ci piacerebbe parlare con i nostri amministratori alla Regione (ovvero con i nostri dipendenti, come giustamente usa dire Beppe Grillo) per capire se ci prendono in giro volontariamente oppure lo fanno inconsciamente.

L’assessore all’urbanistica, dott. Massimo Pompili, definisce innovativa una legge che prevede l’assegnazione di contributi per le opere di urbanizzazione primaria nelle zone abusive. Certamente vanno regolarizzate e queste opere sono indubbiamente indispensabili ma vorrei porre all’illuminato assessore una domanda: quanto hanno pagato i signori che hanno costruito abusivamente per regolarizzare la propria abitazione?
Per costruire secondo le vigenti norme un’appartamento di 70 metri quadrati, oltre i costi per il progetto e per la realizzazione che dovrebbero aver sostenuto anche gli abusivi, ci vogliono circa:
– 6.000 euro per la direzione dei lavori;
– 2.500 euro per la documentazione sulla sicurezza;
– 4.000 euro per la sicurezza nel cantiere in fase di realizzazione;
– 3.000 euro per il collaudo;
– le opere di urbanizzazione e la relativa polizza fidejussoria.
In tutto questo mettete le estenuanti attese per le risposte da parte del comune di appartenenza, del Genio Civile e di altri ed eventuali soggetti pubblici e privati e diteci se questa è la strada per scoraggiare l’abusivismo!!

La notizia della Regione

Approvata legge per il risanamento urbanistico dei Comuni del litorale

28/03/07  – “E’ una legge innovativa. Si tratta del primo intervento concepito in base a un approccio ‘moderno’ del problema dell’abusivismo, fondato sulla cultura del recupero e della riqualificazione dei territori per troppi anni abbandonati a se stessi”.

Così l’assessore all’Urbanistica della Regione Lazio, Massimo Pompili commenta il testo della legge approvata oggi a maggioranza dal Consiglio regionale per la riqualificazione urbanistico-ambientale di alcune aree del litorale romano e di Aprilia.

La legge che prevede l’assegnazione di contributi per le opere di urbanizzazione primaria (fognature, sistemi di depurazione, rete idrica e rete della distribuzione dell’energia elettrica e del gas) identifica come primo ambito di intervento il litorale romano e il Nord della Provincia di Latina, con i Comuni di Aprilia, Anzio, Ardea, Nettuno e Pomezia.

“Non è casuale  – ha continuato Pompili – che siamo partiti da un ambito omogeneo che interessa i Comuni individuati, perchè così si riqualifica anche un’ampia fascia di litorale. Alla fine prevarrà la cultura della legalità, l’unica capace di battere l’abusivismo”.

Ciascuno dei Comuni interessati, entro 90 giorni dalla data dell’entrata in vigore della legge, d’intesa con gli Ato e i concorsi di autorecupero legalmente costituiti, potrà predisporre un programma triennale da realizzare nei nuclei edilizi abusivi perimetrali ai sensi della legge regionale 28 del 2 maggio 1980.

Successivamente, il programma di interventi potrà essere trasmesso dai Comuni alla Giunta regionale che, con una propria delibera, dopo aver sentito la commissione competente, entro 180 giorni ne verificherà la compatibilità con la legge approvata, indicando i criteri per usufruire dei finanziamenti.

Fonte: Regione Lazio