Due compaesani tra le vittime del terremoto

Trovati abbracciati sotto le macerie di Amatrice, Sant’Angelo piange la scomparsa di Gabriele e Loretta

Giovedì, 25 Agosto 2016

Li hanno trovati abbracciati nel loro letto, stretti l’uno a l’altro con la speranza che quei momenti di terrore, quando la terra, terminassero il prima possibile. Così non è stato. Per Gabriele Nobile e Loretta Di Battista, coppia di coniugi di Sant’Angelo Romano, quello è stato il loro ultimo attimo di vita insieme.

I soccorritori li hanno tirati fuori dalle macerie della casa di Nobile, nella frazione di Saletta. Una scomparsa che a rattristato tutta la zona di Osteria Nuova, nella parte bassa di Sant’Angelo, dove i coniugi vivevano da qualche anno. Una coppia molto amata in città. Loretta ha lavorato per molti anni come dattilografa al Senato della Repubblica, una volta in pensione è stata colpita da un forte ictus che le ha limitato le capacità motorie. A causa di questo, ma non solo, insieme al marito Gabriele, che vegliava su di lei in maniera assidua e teneramente, frequentavano abitualmente la trattoria di Osteria Nuova. Proprio qui un gruppo di abitanti a deciso di organizzare un punto di raccolta di beni in aiuto alle popolazioni colpite dal sisma da destinare soprattutto alle persone che vivevano a Saletta, frazione a 5 chilometri di distanza dal centro di Amatrice, “in onore a Gabriele”, dicono. Quell’amico che, nella tragedia del terremoto, è morto insieme a tutta la sua famiglia.

Gabriele e Loretta lasciano due figlie trentenni, Giada e Fabiana. Due ragazze che l’intera comunità di Osteria Nuova a Sant’Angelo ha deciso di non abbandonare. Giada è una musicista professionista conosciuta a livello nazionale, soprattutto grazie alla sua esibizione canora per Papa Wojtyla. Fabiana è una sportiva e lavora come personal trainer.

Chi li conosceva li ricorda come una coppia affiatata, speciale. Tanto che quando i vigili del fuoco hanno raccontato alle figlie di averli trovati stretti in un tenero abbraccio, tutti in paese hanno capito che lui, Gabriele, grande amante del tennis ed iscritto da anni al circolo romano, non avrebbe mai potuto abbandonare sua moglie, incapace a causa delle sua malattia a potersi muovere tanto velocemente per provare a salvarsi la vita.

Fonte: sito web tiburno.tv