Terre ai giovani


Agricoltura, bando ‘Terre ai giovani’

Sono 320 gli ettari di terra che la Regione Lazio ha messo a disposizione, nelle Province di Roma e Viterbo, dei giovani agricoltori che potranno contare su un fondo di 150 mila euro per le start up e di un altro fondo 500 mila euro per gli investimenti. Sono questi i punti salienti del bando “Terre ai giovani”, presentato nella sala Tevere della sede della Regione.

“Oggi si inizia un percorso, una sperimentazione per la valorizzazione e l’apertura di una fase – ha spiegato il governatore del Lazio Nicola Zingaretti – che ha come obiettivo di mettere a disposizione una parte del nostro patrimonio agricolo per promuovere una nuova generazione nel campo della produzione agricola”. I fondi stanziati per gli investimenti saranno garantiti alle banche dall’Arsial, l’agenzia regionale per la promozione e l’agricoltura del Lazio. Il bando sarà pubblicato il 5 marzo e l’affitto dei terreni potrà valere per quindici anni senza tacito rinnovo. Il canone, che verrà richiesto all’inizio del quarto anno, sarà calcolato sulla base dei valori correnti di mercato.

“Il settore agroalimentare continua a crescere, nonostante le difficoltà e la crisi. Dati non definitivi parlano di un +10% nel 2013 per le imprese agricole del Lazio – ha commentato l’assessore Ricci – Siamo consapevoli che non possiamo improvvisare giovani imprenditori agricoli e che questo non è un settore facile, dunque abbiamo costruito una sorta di tutoraggio e di assistenza tecnica”.

Il commissario dell’Arsial Antonio Rosati ha sottolineato che si tratta del “primo bando pubblicato dopo quarantacinque anni in Italia per la concessione di terre pubbliche”. Per Zingaretti non si tratta “solo di un affitto di terreno ma di un progetto culturale, economico e sociale” che è “legato al piano promozione per Expo 2015. Seguiremo il progetto – ha concluso il governatore del Lazio -, e se tutto andrà bene continueremo affinché nella nostra Regione non cia sia nemmeno un metro quadro di terreno incolto o, peggio, lasciato in balia della speculazione”.

Fonte: sito web Sviluppo Lazio