Scuola comunale per l’infanzia


Sant’Angelo: vogliono che resti la scuola comunale per l’infanzia!


Sono agguerrite le famiglie dei ventitré bambini che frequentano la sezione comunale della scuola per l’infanzia! Non vogliono sentire ragione: «non può chiudere il prossimo anno solo perché si creano posti nelle sezioni della scuola statale e per questioni di bilancio. I metodi didattici che in quella sezione si applicano sono così graditi ai bambini che alcuni alle sette e mezza già scalpitano per andare a scuola». Così ci dice una delle madri che in delegazione si è fatta ricevere dal Commissario prefettizio. «La dottoressa Silvia Montagna ha già fatto molto lo scorso anno riaprendo la sezione e consentendo ai bambini in lista di attesa di frequentare la scuola ora le chiediamo un ulteriore sforzo e di confermare la sezione per il prossimo anno» continua.

Nel paese arroccato sulla collina, intorno al castello Orsini-Cesi, che conta quasi cinquemila abitanti, le sezioni della scuola per l’infanzia sono quattro, tre statali ed una comunale, per circa cento bambini. I posti non sono sufficienti a garantire la richiesta ed infatti c’è una lista d’attesa aperta.

Le ragioni della forte richiesta delle famiglie deriva dai metodi didattici che nella sezione comunale vengono adottati dalla direttrice didattica Anna Maria Pensa. La dottoressa è pedagogista, specializzata in Pedagogia clinica e musicarterapia, dirige quest’anno, grazie ai titoli professionali ed al suo curriculum, anche le sette sezioni della scuola comunale per l’infanzia di Guidonia Montecelio. Quando si parla di scuola per l’infanzia si affronta un tema delicatissimo che troppo spesso non riceve la dovuta attenzione. L’età che va dai tre ai cinque anni è un periodo fondamentale per il bambino, spesso il contatto con il mondo scolastico e l’allontanamento quotidiano dai genitori abbinato al confronto con il gruppo degli altri bambini, provoca scombussolamenti che a volte, possono mutarsi in veri e propri traumi (linguaggio, espletamento delle funzioni biologiche, ecc.) le cui conseguenze si trascinano negli anni. Nelle sezioni comunali di Sant’Angelo e Guidonia il metodo applicato aiuta i bambini ad esprimere il loro potenziale senza alcuna forzatura derivante da programmi più adultizzati e consente ai piccoli di esprimere la loro fantasia e la loro creatività. Sono bandite quasi del tutto, per esempio, le fotocopie e gli album da colorare mentre la fanno da padroni i fogli completamente bianchi sui quali i bambini disegnano a colori.

La pressione delle famiglie di Sant’Angelo si sta concretizzando con una lettera firmata dai genitori dei bambini che, nel testimoniare l’impegno e la sensibilità del Commissario prefettizio che ha già dimostrato di ben recepire le esigenze dei cittadini per la riapertura della sezione, chiede il mantenimento anche per l’anno scolastico 2009-2010.

Stesso problema a Guidonia, anche se meno pressante, a causa del pensionamento di una maestra c’è il pericolo che una sezione della comunale venga chiusa. Sarebbe andare contro le esigenze di un territorio che vede liste di attesa numerose e molte scuole materne gestite da privati a causa dell’insufficiente offerta statale (le richieste di ampliamento rivolte al Ministero dell’Istruzione sono respinte già da due anni) e comunale. Le iscrizioni scadono il 28 febbraio, Sindaco o Commissario Prefettizio, a seconda di chi sarà in carica dopo la sentenza del Consiglio di Stato, dovranno poi decidere
la lunghezza delle liste di attesa e quanti bambini potranno frequentare la scuola comunale per l’infanzia. (G.I.)

Fonte: quindicinale gratuito XL del 26-02-09, pag. 4