Nettuno Blitz della guardia di finanza nel paese del litorale. Sequestrati 321 appartamenti costruiti abusivamente, 27 indagati: 8 sono funzionari pubblici o ex.
Un nuovo caso eclatante alle spalle del quale si staglierebbero le ombre della criminalità organizzata che fino al settembre 2004 aveva radicato a Nettuno una ‘ndrina (cosca della ‘ndrangheta) dei Gallace. Secondo i baschi verdi della compagnia di Anzio e Nettuno i permessi a costruire gli edifici sequestrati, nell’80% dei casi furono rilasciati tra il 2002 e il 2005, durante la stessa consiliatura che poi nell’ottobre 2005 fu sciolta, assieme al consiglio comunale, dal ministero dell’Interno per sospetta infiltrazione mafiosa.
Variante fai da te Stando a quello che è emerso dalle indagini svolte inizialmente dalla polizia municipale di Nettuno, gli appezzamenti sui quali sono poi sorti i palazzi furono oggetto di una variante nel 2000: una modifica che avrebbe dovuto essere sottoposta la consiglio comunale e alla regione, ma che saltò, secondo gli investigatori, entrambi i passaggi, rendendo così le costruzioni abusive.
Parenti e amici Tra i coinvolti nell’abuso edilizio c’è un pregiudicato ritenuto il prestanome di un uomo vicino alle cosche, arrestato nel 2004, e già cognato di un altro pluripregiudicato.
Il dramma di 100 famiglie Sono oltre 100 le famiglie che già abitano negli appartamenti sequestrati, molte delle quali devono ancora estinguere un mutuo. Nonostante il provvedimento cautelare hanno il diritto d’uso delle case, ora.
Alessandro Conti
Fonte: quotidiano gratuito City del 23 aprile 2007 – pag. 24