Maculopatie oftalmiche: visite gratuite

Umberto I, visite gratuite il 16 e 17 marzo 2007 per le maculopatie oftalmiche

09/03/07  – Due giorni, il 16 e il 17 marzo, dedicati alla prevenzione delle maculopatie oftalmiche. Presso il dipartimento di Scienze oftalmologiche dell’università La Sapienza all’interno del policlinico Umberto I, sarà possibile usufruire di visite gratuite presso il centro maculopatie, su prenotazione e dalle 9 alle 18. “La degenerazione maculare senile (Dms) è una malattia che colpisce la parte più sensibile della retina, la macula, cioè la zona centrale che consente la visione distinta dei dettagli delle immagini – spiega la dottoressa Giustolisi responsabile del centro diagnosi e terapia delle maculopatie – compare generalmente dopo i 50-55 anni ed aumenta progressivamente portando ad una grave diminuzione della vista; può colpire inoltre pazienti, in giovane età, affetti da miopia degenerativa. Sono stati evidenziati diversi fattori di rischio, alcuni dei quali sono attualmente ritenuti importanti nell’insorgenza delle lesioni: età, ipercolesterolemia, fumo di sigaretta. Numerosi studi hanno evidenziato che la retina può essere danneggiata dall’accumulo, con il trascorrere degli anni, dei radicali liberi, che provocano danni alle cellule ed impediscono la loro rigenerazione. Esistono due forme di degenerazione maculare senile: la forma atrofica (90% dei casi) e la forma essudativa (10% dei casi). Questa seconda forma, sebbene sia più rara, è però più grave. Infatti uno degli eventi più temibili è la neovascolarizzazione sottoretinica (Nvsr). La Nvsr è costituita da neovasi che, originando dalla coroide (membrana vascolare nutritiva dell’occhio), si sviluppano e si ramificano nello spazio sottoretinico provocando emorragie e versamenti sierosi a carico della retina. Il paziente affetto da Dms avrà una riduzione dell’acutezza visiva e potrà inoltre lamentare fastidiose metamorfopsie (visione deformata, ondulata) degli oggetti fissati. Per la Dms esistono interventi terapeutici di tipo farmacologico e non. Nelle forme atrofiche l’orientamento terapeutico internazionale è rivolto all’impiego di preparati a base di oligoelementi, vitamine ed antiossidanti. Per le forme essudative si parla essenzialmente di laser terapia: il trattamento laser classico è ancora utile solo in pochi casi, ma la Terapia Fotodinamica (Pdt) offre i migliori risultati nelle neovascolarizzazioni sottoretiniche maculari”.

Fonte: Regione Lazio