Marta Russo – il mistero della Sapienza

Teatro Imperiale di Guidonia
16 giugno 2018 ore 21.30

Protagonisti:
Mauro Valentini – un narratore
Cecilia De Vecchis – la Stampa
Claudia Caoduro – un’ accusata
Giancarlo Zicari – l’accusatore
Rodolfo Cubeta – un cantore
Marco Abbondanzieri – un musico

Performance di Mauro Valentini
Regia e disegno luci di Claudia Caoduro
Musiche di scena e editing audio di Marco Abbondanzieri

Marta Russo – Il mistero della Sapienza, di Mauro Valentini, scrittore e giornalista impegnato da anni in un settore, quello del libro di inchiesta, è un’opera unica nel suo genere. Il libro prende spunto da uno degli episodi di cronaca più importanti degli ultimi 20 anni. Tale importanza è anche suffragata da quello che è rimasto nella memoria storica del nostro paese riguardo ai fatti del 9 maggio del 1997. Un paese, il nostro, che troppo spesso dimentica con facilità episodi luttuosi e non, ma che in questo caso invece è latore di una memoria che nello specifico dei fatti della Sapienza resta nella testa e soprattutto nel cuore gli italiani, senza distinzione di ceto o di ideologia. La morte assurda di una ragazza di 20 anni non è facile da dimenticare per nessuno, se poi avvenuta nelle modalità che tutti ricordano. Due studentesse di giurisprudenza che passeggiano per i viali dell’università e che all’improvviso vedono cambiare in pochi secondi il proprio destino. La prima, più sfortunata perde la vita lasciando un vuoto incolmabile alla famiglia e al mondo che la circonda, la seconda rimane segnata da quel tonfo, dallo sparo che solo lei sentirà e dai fatti concitati che si sono susseguiti dopo quel giorno terribile.

Dal libro allo spettacolo, che ripercorre le vicende sia giudiziarie che umane dei protagonisti, i nomi di Alletto, Liparota, Scattone, Ferraro e del professor Romano ci portano indietro di anni a tanti telegiornali che hanno riferito per mesi interi piccole e grandi verità e anche piccole grandi bugie. Proprio i mass media sono tra gli attori di questa performance di teatro civile, un genere teatrale che prende spunto dal teatro di narrazione che si sviluppa a cavallo degli anni ‘70 per poi divenire un modello per molti registi e autori negli anni ‘90. Gli esempi illustri non mancano: Marco Paolini e Duccio Camerini sono un valido modello di drammaturgia moderna condita dai temi sociali o di cronaca, un modo nuovo di raccontare la nostra società con i suoi pregi e i suoi difetti.

La rappresentazione non punta il dito contro nessuno dei protagonisti, non metto in dubbio il giudizio umano e le sentenze che si sono susseguite negli anni, fino agli ultimi sviluppi. Rende al contrario omaggio e dignità alla povera Marta e alle persone che nel bene e nel male sono state travolte da una vicenda che ancora oggi è vissuta da tanti come personale. Una performance sostenuta per circa un’ora e mezza da recitazione, narrazione immagini e musiche di scena.

Biglietti:
intero 12 euro
ridotto 10 euro

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